mercoledì 15 agosto 2012

Ashgabat la citta' di marmo


[Turkmenistan]  Appena mettiamo piede in Turkmenistan capiamo che le cose sono completamente diverse. Ci fanno pagare 30 € per soli 35 km, in un taxi con 6 persone. Quando vedono che sei un turista, qui fanno esplodere i prezzi e non c’è niente da fare, perché il governo alimenta questo comportamento. Anche i volti delle persone sono cambiati: nessuno sorride, le facce sono inespressive, quasi di cera. Difficile trovare qualcuno che parli inglese. Vogliono dollari, nessuno  cambia gli euro, neanche le banche. Neppure alla reception dell’albergo hanno pietà di noi, paghiamo la stanza cinque volte in più rispetto ai locali. La ragazza risponde alle nostre domande quasi con fastidio, cerchiamo di pagare in manat, la valuta locale, ma lei vuole dollari. Alla fine cede, ma che voglia di prenderla a sberle!

Il Turkmenistan è diventato famoso per la bizzarra dittatura di Niyazv che governò fino alla sua morte nel 2006. Diventato ricco con il petrolio, ha riempito il paese di statue dorate che lo raffigurano e di sfarzosi monumenti eccentrici (ma trascurando l’istruzione e servizi sociali). Ashgabat, la capitale, è colma di palazzi enormi di solo marmo bianco, di statue d’oro disseminate ovunque e ha più fontane di Las Vegas. E’ davvero una città strana.

Tutto è perfettamente pulito, per terra non si trovano nemmeno i mozziconi di sigaretta perché è vietato fumare per strada (ma in molti locali pubblici no!). Se butti un rifiuto per terra rischi la multa da uno dei tanti poliziotti che controllano i giardini e le piazze.

I semafori sono in acciaio inox, così come i box delle fermate dei bus e i lampioni. Fuori dai negozi non c’è nemmeno la pubblicità o il marchio, tutto deve apparire perfettamente bianco. Anche i supermercati, in centro, hanno le vetrate oscurate e si vedono solo se per caso hanno la porta aperta.

Le donne, per fortuna, danno un po’ di colore a questa città, con i loro turbanti, i lunghi abiti decorati e i denti d’oro.

Qui la carta igienica è simile alla carta vetrata, e volendo giustificare questi sguardi infastiditi, credo proprio questo possa essere un buon motivo. 

La capilate del Turkmenistan e' tutta nuova e di marmo bianco

L'ex presidente ha riempito il paese di statue dorate che lo raffigurano
Sullo sfondo il monumento all'indipendenza a forma di 'sturalavandini'

La citta' ha piu' fontane di Las Vegas

2 commenti:

  1. credo sia necessaria una preparazione culturale diversa dalla vostra prima di affrontare questo tipo di viaggi

    Dr. Barbara Cerasetti
    Direttore della Missione Archeologica MAE in Turkmenistan

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  2. Buon giorno Barbara,
    non so bene a cosa lei si riferisce, forse alle mie critiche al Turkmenistan? Certamente bisognerebbe avere una maggiore preparazione culturale per affrontare qualsiasi viaggio, ma non credo debba viaggiare solo l’elite dei grandi esperti. Anzi, credo che bisognerebbe viaggiare con gli occhi di un bambino, che non conosce niente, che non ha pregiudizi. La maggior parte dei viaggiatori che incontro sono giovani e sento dalla loro onestà intellettuale, dalla loro ignoranza a volte, le più interessanti critiche e gli entusiasmi più belli.
    Comunque se vuole spiegarmi meglio le lascio la mia mail:
    ruggerodr@libero.it

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